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*Boy / Roald Dahl

edizione   Nuova ed. ; 14. rist
pubblicazione   Milano : Salani, 2020
descrizione   187 p. : ill. ; 19 cm.
serie   Gl'istrici ; 50
note   Traduzione di Donatella Ziliotto


Dahl fu un bambino buono, attaccatissimo alla sua mamma, cui scrisse una lettera alla settimana. Fu un bambino ingenuo e credulone, sia quando gli raccontarono che la liquirizia era fatta di sangue di topo pressato sia quando gli dissero che ci si poteva ammalare di appendicite inghiottendo un pelo di spazzolino da denti. L'unico dispetto lo fece alle spalle di un'orrenda venditrice di dolci, una specie di Sporcella: le mise un topo morto in un barattolo di caramelle e per questo venne picchiato la prima volta. I ricordi d'infanzia di Dahl sono costellati di continue frustate e da terribili prepotenze sui bambini da parte degli adulti. No, Dahl non ha avuto bisogno d'inventare i giganti crudeli, né la Spezzindue, né la nonna maligna della Magica Medicina. Dahl ci avverte di non credere ai cattivi delle fiabe, e ci fornisce i mezzi per smascherare i cattivi della vita.
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