Roma, 19 luglio 1943. Un lunedì che si preannuncia torrido fin dal primo mattino. La routine quotidiana di Flaminio Prati, commissario del quartiere San Lorenzo, inizia con la segnalazione di un delitto avvenuto in un anonimo appartamentino del rione. Ma mentre Prati indaga sull’omicidio di una giovane donna, tutto intorno cadono le bombe degli Alleati e i morti si contano a migliaia. E il commissario, uomo rispettoso del potere, dei ruoli e degli ordini, inizia ad aprire gli occhi su una nuova realtà. Di fronte ai fatti inequivocabili di cui viene a conoscenza, è costretto a modificare i suoi valori. E soprattutto si pone nuovi interrogativi: che senso ha, in questo Stato allo sbando, senza guida e senza futuro, riuscire a consegnare alla giustizia il colpevole di una singola morte, mentre gli assassini sono ovunque?